Genazzano

Genazzano è un suggestivo borgo medievale nell’area metropolitana di Roma Capitale, a ca 45 km dall’Urbe. Sorge su uno stretto sperone di tufo vulcanico a 375 m s.l.m. che declina dalle propaggini meridionali dei Monti Prenestini per immergersi nella vallata del fiume Sacco. Il panorama è splendido. Vicino, alte colline, piene di boschi, di vigneti e uliveti e campi fertilissimi; lontano, a perdita d’occhio, la Valle del Sacco e i monti degradanti nel ceruleo; i Colli Albani a destra, i Lepini a Sinistra, in mezzo in lontananza le alture oltre le quali si allarga la pianura pontina e il Tirreno.

Abitato dalle genti latine, strette intorno alla città di Praeneste più antica di Alba Longa e Roma signora del Lazio, durante l’età repubblicana e imperiale, l’attuale territorio di Genazzano fu ambita meta di villeggiatura delle famiglie dell’aristocrazia senatoria che vi possedevano aziende e ville: tra loro la gens Genucia, le famiglie imperiali dei Giulio-Claudi e degli Antonini. Il territorio di Genazzano fu anche spettatore della prima evangelizzazione che vi fece nascere, già in età apostolica, comunità cristiane e testimoni della fede come il martire Secondino la cui basilica fu eretta lungo la via Prenestina.

La nascita del borgo medievale, arroccato sul colle per ragioni di difesa, rimonta all’XI secolo: il primo documento che cita Genazzano con il suo nome risale al 1021 ed è conservato nel più antico registro dei beni della non lontana Abazia benedettina di Subiaco. Nel corso del XIII secolo, dopo essere stato nell’orbita della basilica dei SS. Giovanni e Paolo al Celio, forse del monastero romano di S. Ciriaco in Via Lata, delle famiglie dell’aristocrazia del Lazio medievale, divenne stabilmente un feudo dei Colonna. Il loro castello, trasformato nel XVI secolo in un o splendido palazzo, i potenti Signori di Genazzano controllavano il passaggio strategico delle strade che da Roma conducevano a Napoli, collegando l’Italia centrale e meridionale. Genazzano legò le sue sorti ai Colonna e, per oltre seicento anni (XIII-1816), fu crocevia della storia italiana ed europea. Nel 1368 Genazzano diede anche i natali a Oddone Colonna (Genazzano, 1368 – Roma, 20 febbraio 1431), il concittadino e il più illustre membro di quella nobilissima famiglia, divenuto Romano Pontefice con il nome di Martino V, durante il Concilio di Costanza, l’11 novembre 1417.

Martino V volle trasformare il volto della città che gli aveva dato i natali, rafforzandone il ruolo tra i possedimenti della sua potente famiglia. Per realizzare questo e altri progetti, di natura temporale e di politica ecclesiale, si circondò nel tempo di concittadini fidati cui conferì onori di curia, uffici camerali, incarichi militari e benefici ecclesiastici. L’ascesa sociale delle famiglie locali beneficate dalla benevolenza papale fece sì che nel corso del primo Quattrocento si moltiplicarono interventi edilizi di riqualificazione dell’abitato e affluirono a Genazzano molte ricchezze. Persino papa Pio II Piccolomini volle ricordare nei suoi Commentari che, passando nei pressi di Genazzano, avrebbe desiderato vedere le opere compiute da Martino e paragonare a quanto lui stesso aveva fatto a Pienza e a Roma.

La comunità agostiniana di Genazzano, prima del XV secolo, era stata tra le più piccole e modeste della provincia romana dell’ordine. Nel 1356, grazie ai Colonna, avvenne il trasferimento dal convento suburbano di S. Francesco alla Pescara alla centrale parrocchia di S. Maria. I frati acquisirono ricchezza e importanza sociale e, con ogni probabilità, si deve datare proprio a questa fase un primo adeguamento dell’edificio sacro e delle case adiacenti per renderle adatte a ricevere una comunità religiosa. Favorevoli circostanze in età martiniana determinarono, come è naturale, un’ulteriore fase di crescita della comunità e del suo ruolo nel quadro della politica religiosa dell’ordine e nella realtà di Genazzano. Non è dubbio che nel contesto del fervore edilizio di papa Martino, impegnato a dare un nuovo volto all’Urbe e alla sua patria, i frati agostiniani di S. Maria decisero di rinnovare radicalmente la chiesa e il convento, inadeguato a rappresentare l’importanza alla quale nel frattempo era assurto. In quest’opera di ricostruzione, benefattori degli agostiniani furono i Colonna, ma anche alcuni cittadini di Genazzano, il procuratore laico del convento, tale Giovanni di Nocera e, soprattutto, sua moglie, la pia donna Petruccia – venerata dagli Agostiniani come beata da tempo immemorabile - che, rimasta vedova, entrò nel Terz’ordine agostiniano e donò tutti i suoi beni ai religiosi.

Genazzano è dunque tipicamente medievale, stretto nelle sue mura, ma anche segnato dal rinnovamento martiniano e dei suoi successori nel corso del XV secolo. Il Cinquecento fu un altro secolo di fervore edilizio e ne resta perenne testimonianza il Ninfeo dei Colonna disegnato dal grande architetto Donato Bramante. Collocato poco fuori Porta Romana, in una zona ricca di acque salubri e curative, divenne nei primi anni del XVI secolo ritrovo di umanisti e scrittori della corte colonnese. Tra i tanti ricordiamo il Minturno che dedicò alle bellezze del posto il poema Geneazanos.

I principali luoghi da visitare sono:

  • la nostra Basilica della Madre del Buon Consiglio;
  • la chiesa di S. Croce, “una Cappella Sistina del medioevo”, tutta ricoperta di affreschi dei secoli XII-XV;
  • il Castello Colonna e il suo parco;
  • la Collegiata di S. Paolo con campanile romanico;
  • la Collegiata di S. Nicola di Bari, antico patrono di Genazzano;
  • il Palazzo Apolloni, con le sue bifore fiorite, gioiello gotico aragonese del XV secolo;
  • la Porta di S. Biagio;
  • la chiesa e il convento di S. Pio del XV secolo con chiostro affrescato nel XVII;
  • la Porta Romana, principale accesso al borgo medievale;
  • la chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista;
  • la casa di Giovanni de Carlonibus, detto Brancaleone, uno dei tredici cavalieri della Disfida di Barletta;

Fuori le mura, interessanti testimonianze archeologiche, ricordano le varie epoche della storia di Genazzano:

  • il bellissimo Ninfeo attribuito al Bramante (sec. XVI);
  • Ville del Settecento con i loro portali (Sonnina);
  • Cappelle rurali;
  • Vari siti archeologici.

Nacquero a Genazzano: Ottone Colonna (1365) divenuto Papa Martino V; Prospero Colonna, Capitano di Carlo V°; Fr. Mariano da Genazzano, agostiniano e antagonista del Savonarola a Firenze; pittori di chiara fama come Scipione Vannutelli, Cesare Caroselli e Dante Ricci; i Cardinali Vincenzo e Serafino Vannutelli; il dotto biblista Primo Vannutelli e molti altri uomini di ingegno e di fede.

Per informazioni potete visitare il sito del Comune di Genazzano o quello dell' Associazione Turistica Pro Loco Genazzano