Maria, Madre del Buon Consiglio

Nel santuario di Genazzano c'è dunque una presenza misteriosa, viva e forte che attira, commuove, avvince e trasforma il pellegrino. Veramente qui si sperimenta ogni giorno quanto l’esperienza bimillenaria della Chiesa ha espresso in una breve e densa espressione: a Gesù si va attraverso Maria: “Ad Iesum per Mariam”. E Maria, la Madre del Figlio di Dio, nel corso dei secoli, ha scelto un ’infinità di luoghi, come Genazzano, per esercitare questa sua mediazione ed essere Madre di tutti coloro che diventano figli di Dio, la Madre di tutti i credenti e di ogni uomo che cerca sinceramente Dio. Chi potrebbe mai contare tutti i santuari mariani, grandi e piccoli e piccolissimi, sparsi in tutto il mondo? Sotto altrettanti titoli è venerata la Vergine Maria, ma è sempre Lei l’invocata, sempre Lei la soccorritrice, l’unica Madre di Dio e nostra: Maria!

Come mai Ella è così presente nella vita dei fedeli e qual è il suo ruolo nella salvezza dell’uomo?

Nel libro della Genesi leggiamo: «Il Signore disse al serpente: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe. Questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno"». Nel piano di Dio c’è da sempre una donna alla quale è riservata una parte rilevantissima e insostituibile nella realizzazione della salvezza dell’umanità e nella sconfitta del maligno. Questa donna, prefigurata nella Genesi, è Maria, la Madre di Gesù!

Nella produzione del pittore Michelangelo Merisi, il Caravaggio, c’è una bella rappresentazione di questa verità della fede cattolica: Maria sorregge il piccolo Gesù mentre per terra striscia davanti a loro il dannato serpente! La Vergine, col suo piede, sta per schiacciare la testa dell’animale, ma è il piccolo piede del Signore Gesù che preme sul piede della Madonna dandole la forza necessaria per calpestare invincibilmente il nemico (Madonna dei Palafrenieri conservata nella Galleria Borghese a Roma).

Il Signore Gesù è il salvatore dell’umanità, la sua morte redentrice libera tutto il creato dalla soggezione al Maligno: “In nessun altro c'è salvezza”, afferma categoricamente san Pietro (Atti degli apostoli, 4, 12). Ma non è possibile pensare alla vera umanità assunta dal Figlio di Dio senza aver presente Maria di Nazareth che, con il suo “sì” al progetto divino di salvezza, ha dato la sua carne al Verbo di Dio che si è fatto uomo. Maria è nel piano di Dio, nel “consiglio” di Dio, da sempre!

Il titolo con cui si venera Maria nel nostro santuario nasce da esperienza vivissima del popolo cristiano ed è un titolo da profondissimo significato dottrinale. Ci aiuta a comprenderlo la liturgia della festa della Madre del Buon Consiglio; tra le letture bibliche che propone alla meditazione dei fedeli c’è il brano evangelico delle “Nozze di Cana” (Giovanni 2). Le parole che Maria dice ai servi in questa circostanza ci svelano il primo significato del titolo mariano, quello di più immediata esperienza e comprensione per ogni cristiano. Maria dunque dice ai servi: “Fate quello che Gesù vi dirà”. Queste parole costituiscono il consiglio che Maria rivolge non solo a quei servi, ma a tutti gli uomini, a quanti desiderano incontrare la misericordia di Dio nella propria vita. Madre del Buon Consiglio è l'invocazione di chi ha sperimentato, in questa Mamma, l'ottima consigliera nelle scelte e nelle prove della vita.

Ma la Madre di Gesù è Madre del Buon Consiglio ad un titolo ancora più speciale: il piano, il progetto, il disegno di Dio di salvare l’uomo viene espresso dalla Sacra Scrittura e, in particolare dal profeta Isaia, proprio con il termine che costituisce il titolo mariano: il Consiglio di Dio! Ora il cuore, la chiave di questo “Consiglio di Dio” è il Signore Gesù, il «Consigliere mirabile» che è il Figlio di Dio (così leggiamo nella prima lettura della liturgia della festa). Madre del Buon Consiglio vuol dire dunque: Madre del Signore Gesù, che è il Buon Progetto di Dio su di noi!