La Basilica

La Basilica della Madre del Buon Consiglio sorge sul luogo di una antica chiesa medievale dedicata fin dalle origini alla Vergine Maria. Di questo primitivo edificio, fondata presumibilmente tra X e XI secolo, nulla rimane se non qualche frammento incorporato nelle strutture successive, alcune ancora visibili sul Corso Cardinali Vannutelli. L’edificio sacro è citato per la prima volta, come già esistente da moltissimi anni, negli Statuti di Genazzano del 1277.

La primitiva chiesa fu ampliata dagli Agostiniani che ne vennero in possesso nel 1356 e durante il pontifica del papa genazzanese Martino V Colonna (1417-131) si ebbero ulteriori interventi di restauro e di decorazione. Alla morte del grande pontefice la chiesa e il convento dei religiosi non doveva essere ancora finiti se la terziaria agostiniana, la venerata Beata Petruccia, decise di investire i suoi averi per portare a compimento l’una e l’altro, per altro senza riuscirvi con le sue sole sostanze. Confidando nell’intervento divino, della Madre di Dio e di sant’Agostino, Petruccia riuscì a vedere il compimento dell’opera intrapresa negli anni 1467-1470 circa.

Quanto restava della chiesa medievale, del convento e dell’edificio sacro del Quattrocento, furono inglobati nel nuovo grande edificio sacro a tre navate edificato quasi dalle fondamenta tra il 1621 e il 1629 ad opera dell’architetto Domenico D’Ottavio, di Anticoli. Lo svettante campanile risale al 1638-1640. L’unico spazio sacro che non fu mai modificato in tanti successivi restauri e trasformazioni fu il muro sul quale si trova la santa Immagine della Madre del Buon Consiglio: la proposta più volte avanzata di collocarla sull’altare maggiore della chiesa fu sempre scartata «perché l’immagine della Madonna doveva restare nel luogo che Lei stessa si era scelto»! A pochi anni dalla prodigiosa Venuta della santa Immagine fu costruito, per proteggerla, un’edicola marmorea e un tempietto opera della bottega del noto scultore Andrea Bregno che anche oggi si può ammirare come una delle opere d’arte più belle della Basilica.

La facciata della chiesa fu rinnovata nel 1840, conservando però il prezioso portale del Quattrocento, opera anch’essa della bottega di Andrea Bregno; i mosaici che la impreziosiscono furono realizzati nel 1956.