Memoria liturgica di Sant’Antonio Abate
17 gennaio - festa pubblica la domenica successiva
Antonio, patriarca del monachesimo vissuto in Egitto nel IV secolo, potente taumaturgo, è da sempre venerato e invocato in tutto l’Oriente cristiano e nell’Occidente latino è il patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori, protettore di tutti gli animali domestici. A Genazzano fin dal Medioevo si sono raccolti sotto la sua tutela gli allevatori e i contadini – devoti anche di S. Isidoro – e si sono costituiti in confraternita che nel tempo ha attraversato momenti di grande splendore e decadenza. Oggi il culto del Santo è particolarmente curato e, oltre alla memoria liturgica, si svolge una partecipata processione nel giorno della festa.