Pellegrinaggio dei Vescovi e fedeli albanesi
Ultima domenica di maggio
Un’antichissima tradizione vuole che la santa Immagine della Madonna sia giunta a Genazzano, miracolosamente portata da mano angelica, da Scutari città dell’Albania. Fu l’agostiniano p. De Orgio a dare una narrazione definitiva della traslazione attraverso i racconti del nobile scutarino Niccolò Cambsi, dei vescovi di Scutari Paolo Cambsi (1742-1771) – che venne in visita a Genazzano – e Angelo Rodovani (n. 1734; ep. 1771-1787; Ancona †1790), del vicario della stessa diocesi Antonio Logorezza, dello scutarino Giovan Battista Medini, di Giovan Battista Nicolovich Kazazi, religioso minimo, arcivescovo di Skopje e figura di grande importanza per i suoi studi sulla liturgia in lingua albanese, pellegrino a Genazzano verso il 1745. Le vicende dolorose che nel corso del XX e del XXI secolo hanno rinsaldato i rapporti tra Italia e Albania, fino ad oggi, hanno permesso ai fedeli albanesi d’Italia e della madre Patria di tornare con frequenza a Genazzano per venerare la Signora e Patrona dell’Albania e di attivare, ormai da qualche anno, il pellegrinaggio annuale dell’ultima domenica di maggio, con la partecipazione della Conferenza episcopale del Paese delle Aquile.